San Salvario: lo storico quartiere di Torino

San Salvario è un quartiere centrale di Torino che si trova nella Circoscrizione 8, nella parte meridionale del centro storico cittadino. Nella parte orientale confina con la sponda sinistra del Po e qui si trova il famoso parco del Valentino. Un tempo residenza estiva della famiglia Savoia, oggi la zona è un ampio e verde parco pubblico. Qui si trovano anche il castello omonimo, molti locali, percorsi pedonali e il Borgo Medievale.

Nella parte occidentale dello storico quartiere di Torino tra via Nizza, via Madama Cristina e il polo ferroviario della stazione Porta Nuova sorge la parte vecchia, costituita da vie strette e piccole abitazioni. Qui si concentra una popolazione multirazziale, che da molti anni abita a San Salvario.

Storico quartiere di Torino

Il nome San Salvario trae le sue origini dalla piccola chiesa con convento risalente al 1646, situata in via Nizza, nei pressi di Porta Nuova. Qui furono rinvenuti anche reperti di epoca romana e altomedioevale. La chiesetta, fatta erigere da Madama Cristina, moglie del re Vittorio Amedeo I di Savoia, fu eretta con il nome di San Salvatore di Campagna o San Solutore e solo in seguito fu denominata San Salvario.

La regnante desiderava avere un luogo dove poter pregare vicino al Castello del Valentino dove soggiornava e chiese all’architetto Amedeo di Castellamonte di progettarla. Egli la costruì e dopo pochi anni, nel 1653, qui si stabilirono i Servi di Maria che aggiunsero un ospedale e un convento.

La chiesetta diventò poi Casa delle Serve della Carità di San Vincenzo dé Paoli. Il complesso religioso, all’epoca molto importante, con la soppressione degli ordini religiosi del 1802 perse il suo prestigio. Al suo declino contribuirono anche la secolarizzazione dei beni ecclesiastici del 1866 e l’istituzione nelle vicinanze della nuova parrocchia dei Santi Pietro e Paolo Apostoli. Quest’ultima si trova in Largo Saluzzo.

Com’ è oggi San Salvario

Oggi San Salvario è un quartiere cosmopolita con una vivace vita notturna. Numerose le attività artigianali e culturali presenti e ben sviluppato anche il settore terziario. Qui si trovano molti locali, bistrot, rosticcerie, ristoranti e pub aperti e condotti da diverse etnie che si sono insediate nel vecchio borgo. Famosi e molto frequentati i due mercati rionali, quello di piazza Nizza e quello di piazza Madama Cristina.

A San Salvario si trovano le sedi giornalistiche del quotidiano La Stampa, adesso in via Lugaro e prima del 2012 in via Marenco. Sempre nel quartiere ci sono il Teatro Nuovo, il Cineteatro Baretti, il museo di antropologia criminale Cesare Lombroso e quello di anatomia umana Luigi Rolando.

Sul finire del secolo scorso a San Salvario sono nate molte associazioni a carattere socio-culturale fondate da diversi gruppi etnici. Nel 2003 sono poi confluite in una onlus per lo sviluppo locale. Dal 2010 è diventata una sede centrale multietnica, ricreativa e culturale e si trova alla Casa del Quartiere in via Morgari.

In questi anni la zona dell’ex Scalo Vallino, situata tra via Nizza e la linea ferroviaria, è oggetto di un’importante riqualificazione urbana che prevede la nascita di un nuovo campus universitario.


Foto anteprima di CC BY-SA 4.0, Collegamento.

About Author

Pasquale Palmiotto

Autore e fondatore di Bioarchitettura e Domotica. Diplomato geometra contro la mia volontà (preferivo il liceo classico), ho dovuto combattere parecchio per ritrovare la strada da cui ero stato forzatamente allontanato e tornare a fare quello che mi piace di più: scrivere (per il web). Quando la mia passione ha incontrato la domotica è stato naturale aprire un sito dove condividere guide e recensioni sui prodotti smart.