Scale in cemento armato: differenze tra trave a ginocchio e soletta rampante

La progettazione delle scale in cemento armato richiede una valutazione attenta delle caratteristiche del vano scala, della destinazione d’uso dell’edificio e delle prestazioni strutturali richieste. La scelta tra scala con trave a ginocchio e scala con soletta rampante nasce dall’esigenza di coniugare sicurezza, funzionalità, estetica e continuità strutturale, evitando soluzioni non adeguate al contesto o sottodimensionamenti che possono compromettere stabilità e durabilità.

Le scale rappresentano un nodo fondamentale dell’organismo edilizio: collegano piani diversi, contribuiscono alla rigidezza dell’edificio e diventano spesso elementi portanti che interagiscono con travi, solai e pilastri. Un dimensionamento scorretto può comportare fessurazioni, deformazioni e difficoltà di utilizzo nel tempo. Chi progetta deve comprendere come ogni scelta, dalle armature alla geometria della rampa, modifichi la distribuzione dei carichi e l’equilibrio delle forze.

La domanda che molti progettisti si pongono è quale modello scegliere: una scala con trave a ginocchio, flessibile e potente sul piano strutturale, oppure una scala con soletta rampante, più continua e uniforme nel trasferimento dei carichi. La risposta varia in funzione dei parametri architettonici, delle condizioni statiche e delle prestazioni globali richieste all’edificio. Approfondire le differenze aiuta a orientarsi verso la soluzione più sicura ed efficiente.

Tipologie strutturali delle scale in calcestruzzo armato

Le scale in cemento armato possono essere realizzate secondo due configurazioni principali: trave a ginocchio o soletta rampante. Entrambe sono adottate in edifici residenziali, commerciali e pubblici, ma ciascuna risponde a esigenze strutturali e architettoniche diverse. Nei paragrafi successivi sono analizzati funzionamento, geometria e comportamento statico.

Scala con trave a ginocchio

La scala con trave a ginocchio utilizza una trave sagomata che segue l’andamento della rampa, con uno o più cambi di direzione che generano i “ginocchi”. I gradini vengono incastrati nella trave e diventano elementi portanti. Questa soluzione si adatta a vani scala articolati o con necessità estetiche particolari, come gradini a sbalzo o disegni irregolari.

La presenza di una trave lineare spezzata consente una migliore gestione delle luci e dei carichi concentrati. I gradini trasmettono momenti torcenti e azioni di flessione alla trave, rendendola un componente strutturale essenziale della scala e dell’edificio in cui è inserita.

Scala con soletta rampante

La soletta rampante è una lastra inclinata che svolge la funzione portante dell’intera rampa. I gradini vengono posati sopra la soletta, diventando elementi non strutturali. La continuità della lastra permette un trasferimento uniforme dei carichi e un comportamento statico regolare.

Si tratta di una soluzione molto diffusa, particolarmente efficace nei vani scala semplici o rettilinei, dove servono continuità strutturale e facilità di esecuzione. La soletta rampante lavora come una piastra inclinata, distribuendo peso proprio e carichi variabili lungo tutta la superficie.

Differenze geometriche e statiche tra le due soluzioni

Le due configurazioni presentano differenze rilevanti:

  • la trave a ginocchio concentra le sollecitazioni su un elemento lineare;

  • la soletta rampante distribuisce i carichi su un’intera superficie;

  • la trave a ginocchio garantisce maggiore flessibilità geometrica e supporta gradini a sbalzo;

  • la soletta rampante assicura regolarità statica, riducendo i picchi di tensione.

Un altro aspetto riguarda gli appoggi: la trave a ginocchio richiede collegamenti puntuali con pilastri e travi, la soletta rampante si integra con i solai e i pianerottoli.

Trave a ginocchio: caratteristiche e comportamento strutturale

La trave a ginocchio rappresenta una scelta con elevato potenziale strutturale, ideale per scale con geometrie articolate. Il comportamento statico è complesso e necessita di una progettazione attenta.

Geometria dell’elemento e funzione resistente

La trave presenta uno sviluppo spezzato, con inclinazioni differenti che seguono rampa e pianerottoli. Le variazioni di pendenza creano punti critici dal punto di vista delle sollecitazioni interne. La funzione resistente deriva da una combinazione di travi e gradini, che insieme formano un sistema integrato.

Questa configurazione risulta efficace quando i gradini devono sostenere carichi rilevanti o quando la rampa necessita di una struttura indipendente dal solaio soprastante.

Sollecitazioni critiche: flessione, taglio, torsione

La trave a ginocchio è sottoposta simultaneamente a:

  • flessione, per il peso proprio e dei gradini;

  • taglio, soprattutto nei punti di cambio inclinazione e presso gli appoggi;

  • torsione, per la presenza dei gradini a sbalzo e per eventuali asimmetrie di carico.

Il progetto deve prevedere un’armatura adeguata per contrastare questi effetti. La torsione è la sollecitazione che più spesso richiede verifiche specifiche.

Criteri di armatura e modellazione

La progettazione dell’armatura deve seguire l’asse spezzato della trave. Barre superiori e inferiori devono essere dimensionate per reagire ai momenti flettenti variabili lungo la trave, mentre lo staffaggio si occupa di contenere l’armatura longitudinale e contrastare taglio e torsione.

La modellazione FEM richiede una rappresentazione fedele della geometria, distinguendo la trave principale dalla scala e dai pianerottoli. L’uso combinato di elementi beam e shell permette di cogliere meglio la distribuzione delle tensioni.

Vantaggi e limiti progettuali

Tra i vantaggi principali figurano:

  • possibilità di creare gradini a sbalzo;

  • adattabilità dei tracciati alle geometrie complesse;

  • elevata resistenza strutturale;

  • buon controllo delle deformazioni.

I limiti riguardano:

  • modellazione più impegnativa;

  • armature articolate;

  • necessità di maggiore precisione in cantiere.

Soletta rampante: caratteristiche e comportamento strutturale

La soletta rampante si distingue per continuità e comportamento uniforme, risultando una soluzione molto affidabile e collaudata in edilizia civile.

Funzionamento della soletta inclinata

La soletta funziona come una piastra inclinata che distribuisce carichi e sollecitazioni lungo tutta la rampa. Trasferisce le azioni ai bordi della struttura, cioè ai pianerottoli e alle travi di testata. La collaborazione con i solai circostanti contribuisce a migliorare la rigidezza complessiva dell’edificio.

Schemi statici reali e schemi limite

In fase di calcolo, la soletta rampante viene solitamente confrontata con due schemi limite:

  • appoggi-appoggi;

  • incastri-incastri.

Il comportamento reale tende a collocarsi tra questi estremi. La rigidezza delle travi di bordo e la presenza di solette di piano influiscono sul modo in cui la rampa risponde alle sollecitazioni.

Criteri di progettazione e armatura

La progettazione deve definire:

  • armatura longitudinale per contrastare i momenti flettenti;

  • armatura di ripartizione per la distribuzione dei carichi;

  • staffe nelle zone soggette a taglio;

  • corretti ancoraggi con travi e pianerottoli.

Una soletta rampante continua, con collegamenti rigidi, contribuisce alla stabilità dell’intero vano scala.

Vantaggi e limiti progettuali

I vantaggi principali sono:

  • comportamento statico regolare e prevedibile;

  • esecuzione semplificata;

  • ridotti picchi di tensione;

  • agevole gestione dei rivestimenti.

I limiti emergono quando la geometria del vano scala non consente una rampa continua o quando servono gradini a sbalzo.

Confronto tecnico tra trave a ginocchio e soletta rampante

La scelta tra trave a ginocchio e soletta rampante dipende da valutazioni tecniche complesse, che coinvolgono carichi, deformazioni, rigidezza e necessità esecutive.

Comportamento sotto carichi permanenti e variabili

La soletta rampante assicura una distribuzione uniforme dei carichi, favorendo un comportamento statico equilibrato. La trave a ginocchio, concentrando le sollecitazioni su un elemento lineare, richiede verifiche più rigorose e un controllo accurato degli stati limite.

Influenza sulla rigidezza globale dell’edificio

Una soletta rampante, quando ben collegata ai solai, contribuisce alla rigidezza dell’organismo edilizio. Una trave a ginocchio, pur essendo una soluzione valida, ha un ruolo più localizzato e dipende molto dalla qualità dei collegamenti con gli elementi strutturali principali.

Prestazioni in zona sismica

La continuità strutturale tipica della soletta rampante può rivelarsi vantaggiosa in contesti sismici, riducendo punti deboli o variazioni improvvise di rigidezza. La trave a ginocchio richiede analisi specifiche per evitare disomogeneità eccessive nelle rigidezze tra i livelli.

Complessità di calcolo ed esecuzione

La trave a ginocchio risulta più impegnativa da modellare e da eseguire: occorrono armature sagomate, esecuzioni precise e cura dei dettagli costruttivi. La soletta rampante presenta un processo di realizzazione generalmente più lineare e meno sensibile a errori di cantiere.

Indicazioni operative per la progettazione

L’approccio progettuale deve essere basato su verifiche statiche, modellazione accurata e comprensione delle modalità di interazione tra scala e struttura.

Scelta dello schema strutturale

La decisione si basa su parametri quali luce della rampa, carichi previsti, altezza interpiano, spasamenti, pendenze, presenza di pianerottoli e destinazione d’uso. Le scale con soletta rampante risultano particolarmente richieste in edifici regolari e residenziali; le scale con trave a ginocchio sono preferite in contesti più complessi.

Modellazione FEM con elementi beam e shell

La modellazione con elementi beam è efficace per rappresentare l’asse della trave a ginocchio, mentre gli elementi shell permettono di descrivere gradini, pianerottoli e superfici di rampa. La soletta rampante può essere modellata come piastra inclinata, semplificando la lettura delle sollecitazioni.

Verifiche richieste dalle NTC

Le verifiche richieste includono:

  • resistenza allo stato limite ultimo;

  • deformabilità allo stato limite di esercizio;

  • controllo della fessurazione;

  • corretti ancoraggi delle armature;

  • rispetto dei copriferri.

Ogni progetto deve garantire sicurezza e funzionalità nel tempo.

Errori da evitare

I principali errori riguardano:

  • sottodimensionamenti dell’armatura;

  • schemi strutturali non realistici;

  • collegamenti insufficienti con solai e travi;

  • modellazioni semplificate senza valutazioni approfondite.

Criteri pratici per scegliere la soluzione più adatta

La scelta finale deriva da un equilibrio tra esigenze strutturali, geometria del vano scala e costi.

Parametri tecnici decisivi

Occorre valutare:

  • carichi permanenti e variabili;

  • luci;

  • pendenze;

  • destinazione d’uso;

  • necessità di rigidezza.

Parametri architettonici e logistici

La forma del vano, eventuali cambi di direzione, rivestimenti e esigenze estetiche influenzano la scelta. Anche la facilità di posa in opera, i tempi di cantiere e la budgetizzazione giocano un ruolo decisivo.

Casi applicativi tipici

Le soletta rampanti risultano efficaci in edifici residenziali e uffici con vani scala regolari. Le travi a ginocchio sono ideali per edifici rappresentativi, scale scenografiche o rampe complesse.

Considerazioni finali

La progettazione delle scale in cemento armato richiede un’analisi accurata che tenga conto di geometria, carichi, comportamento statico e condizioni d’uso. La scelta tra trave a ginocchio e soletta rampante non deve essere basata sul gusto personale, ma su criteri tecnici solidi che garantiscano sicurezza e prestazioni nel tempo. Una corretta valutazione iniziale e una progettazione consapevole permettono di ottenere una scala stabile, sicura, duratura e coerente con le esigenze dell’edificio.

About Author

Pasquale Palmiotto

Autore e fondatore di Bioarchitettura e Domotica. Diplomato geometra contro la mia volontà (preferivo il liceo classico), ho dovuto combattere parecchio per ritrovare la strada da cui ero stato forzatamente allontanato e tornare a fare quello che mi piace di più: scrivere (per il web). Quando la mia passione ha incontrato la domotica è stato naturale aprire un sito dove condividere guide e recensioni sui prodotti smart.