Comunità energetiche rinnovabili: un modello di sostenibilità per il futuro

Le comunità energetiche rinnovabili rappresentano una delle soluzioni più innovative per affrontare le sfide ambientali ed economiche del nostro tempo. Questo modello si basa sulla collaborazione tra individui, imprese e istituzioni, uniti dall’obiettivo comune di produrre, condividere e consumare energia generata da fonti rinnovabili. La loro diffusione non solo contribuisce a ridurre l’impatto ambientale, ma anche a creare nuove opportunità economiche e sociali. Grazie alle recenti normative e ai sostegni finanziari, queste configurazioni stanno diventando sempre più accessibili, favorendo una transizione energetica inclusiva e sostenibile.

Che cosa sono le comunità energetiche rinnovabili

Le comunità energetiche rinnovabili (CER) sono associazioni costituite da cittadini, aziende, enti locali e altre organizzazioni che collaborano per produrre e condividere energia da fonti rinnovabili. Secondo il decreto legislativo 199/2021 e la delibera ARERA 727/2022/R/eel, le CER sono configurazioni di autoconsumo diffuso che permettono ai membri di beneficiare dell’energia generata all’interno della comunità. Questa energia viene distribuita utilizzando la rete locale, riducendo i costi e favorendo l’indipendenza energetica.

Le CER sono organizzazioni non profit, il cui scopo principale non è il profitto finanziario, ma il miglioramento delle condizioni economiche, sociali e ambientali dei partecipanti. Gli impianti utilizzati devono essere alimentati da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, l’eolico o le biomasse, e rispettare precisi requisiti tecnici per accedere agli incentivi.

Il funzionamento delle comunità energetiche

Il funzionamento delle comunità energetiche si basa su un sistema di produzione, condivisione e consumo dell’energia. Gli impianti di produzione devono essere localizzati all’interno di una specifica area geografica, definita in base alla cabina primaria a cui sono connessi i membri della comunità. I principali attori coinvolti sono i consumer (consumatori), i producer (produttori) e i prosumer, che producono energia e la consumano direttamente.

L’energia prodotta viene condivisa tra i membri della comunità. Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) svolge un ruolo fondamentale, calcolando l’energia condivisa e garantendo l’erogazione degli incentivi previsti. Questo meccanismo incentiva l’autoconsumo, riducendo i costi di trasporto dell’energia e aumentando l’efficienza complessiva del sistema.

Come si costituisce una comunità energetica

Per costituire una CER, è necessario seguire un iter ben definito. Il primo passo è creare un’entità giuridica non profit, che può includere persone fisiche, imprese, enti locali e altre organizzazioni. Successivamente, è fondamentale individuare un’area geografica compatibile, definita dalla rete di distribuzione e dalla cabina primaria.

Gli impianti di produzione devono essere progettati e installati secondo criteri specifici, rispettando il limite di 1 MW di potenza per ciascun impianto. Dopo aver soddisfatto questi requisiti, la comunità deve presentare un’istanza al GSE per ottenere l’accesso agli incentivi. Questo processo include la verifica tecnica e amministrativa, assicurando che l’energia prodotta sia conforme agli standard richiesti.

Per accedere ai vantaggi legati alla valorizzazione e incentivazione dell’energia condivisa, è necessario che la comunità energetica inoltri una richiesta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) tramite un referente designato. Una volta ricevuta la domanda, il GSE verifica che tutti i requisiti tecnici e normativi siano soddisfatti. Solo dopo questa fase di controllo viene stipulato un accordo ufficiale, che consente alla comunità di beneficiare pienamente del sistema di incentivazione previsto per l’energia prodotta e condivisa.

Benefici economici delle CER

Le comunità energetiche offrono numerosi vantaggi economici ai loro membri. Il principale è la riduzione dei costi in bolletta, grazie all’autoconsumo e alla valorizzazione dell’energia prodotta in eccesso. L’energia condivisa genera un “reddito energetico” che può essere redistribuito tra i membri, garantendo un ritorno economico stabile.

I membri delle CER possono accedere a incentivi statali, come la tariffa incentivante sull’energia condivisa e i contributi a fondo perduto. Questi strumenti non solo favoriscono l’autonomia energetica, ma anche la sostenibilità finanziaria delle comunità.

Impatti ambientali positivi delle comunità energetiche

Dal punto di vista ambientale, le CER contribuiscono significativamente alla riduzione delle emissioni di gas serra. Utilizzando fonti rinnovabili, come il sole e il vento, queste comunità evitano l’uso di combustibili fossili, promuovendo uno sviluppo energetico a basso impatto.

Gli impianti installati da queste configurazioni riducono l’impronta ecologica delle aree coinvolte, migliorando la qualità dell’aria e favorendo la transizione verso un’economia più verde. Il Decreto CACER sottolinea l’importanza di queste soluzioni per il raggiungimento degli obiettivi climatici nazionali ed europei.

Incentivi disponibili per le comunità energetiche rinnovabili

Il Decreto CACER, in vigore dal 24 gennaio 2024, ha introdotto due strumenti principali di incentivazione. Il primo è una tariffa incentivante ventennale per l’energia condivisa. Il secondo è un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili per impianti realizzati in comuni con meno di 5.000 abitanti.

Le spese ammissibili includono la realizzazione di impianti rinnovabili, l’installazione di sistemi di accumulo, l’acquisto di software e hardware, e le opere edili necessarie per il progetto. Questi incentivi sono cumulabili, offrendo un sostegno significativo per la diffusione delle CER.

I partner tecnici, come F.lli Franchini, svolgono un ruolo essenziale nella progettazione e realizzazione delle comunità energetiche. Questa azienda fornisce soluzioni complete, dalla valutazione di fattibilità alla manutenzione degli impianti. Tra i servizi offerti, spiccano la progettazione e l’installazione di impianti chiavi in mano, il monitoraggio costante e l’assistenza tecnica.

Grazie alla loro esperienza, i partner tecnici aiutano le imprese e le comunità a superare le complessità del processo di transizione energetica, assicurando che ogni fase sia gestita con competenza e professionalità.

Normative e requisiti per accedere ai benefici delle CER

Le CER devono rispettare rigidi requisiti per accedere ai benefici previsti. Gli impianti devono essere nuovi o potenziati, alimentati esclusivamente da fonti rinnovabili, e avere una potenza massima di 1 MW. Inoltre, i membri devono risiedere o operare nella stessa area geografica definita dalla cabina primaria.

Il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso (TIAD) disciplina il funzionamento delle CER e stabilisce i criteri per la valorizzazione dell’energia condivisa. Le normative prevedono anche che gli impianti rispettino i principi DNSH (Do No Significant Harm), garantendo che non abbiano impatti negativi significativi sull’ambiente.

La regolamentazione delle configurazioni di autoconsumo diffuso, comprese le comunità energetiche, è stata formalizzata attraverso la delibera 727/2022/R/eel di ARERA. Questo documento, pubblicato il 27 dicembre 2022, introduce il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso (TIAD), che stabilisce le modalità operative per la gestione e la valorizzazione dell’energia condivisa. Le disposizioni si applicano a configurazioni specifiche previste dai decreti legislativi 199/21 e 210/21, fornendo una struttura chiara per supportare l’autoconsumo e garantire il rispetto dei requisiti tecnici e normativi.

Il ruolo dei partner tecnici nella realizzazione delle comunità energetiche

 

About Author

Pasquale Palmiotto

Autore e fondatore di Bioarchitettura e Domotica. Diplomato geometra contro la mia volontà (preferivo il liceo classico), ho dovuto combattere parecchio per ritrovare la strada da cui ero stato forzatamente allontanato e tornare a fare quello che mi piace di più: scrivere (per il web). Quando la mia passione ha incontrato la domotica è stato naturale aprire un sito dove condividere guide e recensioni sui prodotti smart.