Il Piano Paesaggistico Territoriale Tematico della Regione Puglia è stato adottato con il DGR del 2013 ed è stato approvato con il DGR 2015. Abbreviato con la sigla PPTR Puglia, è uno strumento utile per disciplinare il territorio e i paesaggi di tutta la regione.
Esso mira a tutelare tutte le zone, sia le aree di pregio che quelle più degradate indicando le linee guida per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del territorio.
Cinque gli obbiettivi primari che si prefigge. Valorizzare le risorse della regione, favorire lo sviluppo locale autosostenibile, sviluppare il turismo sostenibile, finalizzare infrastrutture di comunicazione, logistica e mobilità e sviluppare l’autosufficienza energetica locale.
Il PPTR Puglia è costituito dagli elaborati che a loro volta includono diversi documenti tra i quali file vettoriali, WEB-GIS ed altri elaborati informatici. Gli elaborati del PPTR approvato contengono a loro volta la relazione generale, il rapporto ambientale, lo scenario strategico, le schede degli ambiti paesaggistici. Inoltre includono l’atlante del Patrimonio ambientale, territoriale e paesaggistico, il sistema delle tutele e le norme tecniche di attuazione.
La relazione generale del PPTR Puglia contiene la visione progettuale d’insieme ovvero quali sono gli obbiettivi del piano. Essa spiega come il PPTR si inserisce nella pianificazione generale della regione. In questo documento si evidenzia quanto sia importante l’identità territoriale, da tutelare, conservare e valorizzare. Il paesaggio viene ritenuto un bene primario, da proteggere anche attraverso il coinvolgimento degli abitanti. Attraverso la loro partecipazione è possibile prendersi cura del territorio e favorire lo sviluppo locale.
Nascita del PPTR Puglia
L’iter per la creazione del PPTR Puglia, adottato nel 2013, inizia sei anni prima, nel 2007, con il coinvolgimento alla redazione del progetto di diverse figure professionali, gruppi di esperti ed enti preposti.
Molte parti del documento sono tuttora in costante aggiornamento, cioè vengono continuamente integrate ed arricchite di informazioni. Questo accade sia per le parti descrittive e gli indirizzi di tutela, sia per ciò che riguarda la carta idrogeomorfologica della Puglia.
I vari gruppi di lavoro, nel procedere alle varie attività hanno spesso riscontrato problemi che ne hanno limitato ed ostacolato il cammino. Un esempio per ciò che concerne l’aspetto idrogeomorfologico è la definizione dei geositi nel PPTR. Questi infatti sono stati oggetto dell’aggiornamento previsto dalla L.R. 33/2009 riguardo il Catasto delle grotte e dei geositi in Puglia. Pertanto ci sono voluti due anni affinché gruppi di speleologi della Federazione Speleologica Pugliese revisionassero cavità vecchie e nuove. Questo censimento ha in qualche modo rallentato il cammino del PPTR Puglia, anche se si è poi deciso di aggiornarlo successivamente con i nuovi risultati prodotti.
Nel 2009 il Piano viene terminato e sarebbe potuto entrare subito in funzione ma necessitava del parere preventivo ed obbligatorio del Ministero dei Beni Culturali. Per ricevere l’approvazione ci sono voluti quasi tre anni.
Nel frattempo, in attesa del parere positivo, il Piano era già stato pubblicato sul sito della Regione e negli anni si sono svolti diversi incontri tra gli enti pubblici interessati per farlo conoscere e promuoverlo.
Un piano per la preservazione del territorio
Il PPTR Puglia mira a preservare e valorizzare diversi ambienti della regione, considerati di primaria importanza. Tra i paesaggi da salvaguardare ci sono gli agrumeti garganici, la campagna di ulivi, le pseudosteppe dell’Alta Murgia, i vigneti a spalla salentini. Altrettanto importanti i paesaggi cerealicoli del Tavoliere, le coste, i centri storici e le masserie.
Tutti questi luoghi sono spesso lasciati in stato di profondo degrado e la colpa è attribuibile all’uomo che, con i suoi comportamenti sociali errati, ne causa la compromissione. Il PPTR cerca di fornire un aiuto concreto nel limitare i danni, preservando il patrimonio boschivo, geologico e forestale. Nella stesura del documento sono stati parte attiva anche l’Autorità di Bacino pugliese e il Corpo Forestale dello Stato.
Novità anche per quanto riguarda le autorizzazioni paesaggistiche. Il PPTR Puglia ha cambiato anche il loro procedimento di rilascio e la delega della funzione autorizzatoria. In pratica i Comuni si devono adeguare ai nuovi principi istituendo una commissione multidisciplinare di esperti nel settore paesaggistico, geologico e botanico. Si tratta di un pool di persone indipendenti rispetto alle amministrazioni in modo che possano garantire la totale imparzialità nella stesura dei pareri paesaggistici.