La marna è una roccia di calcare e argilla di origine sedimentaria, che si trova principalmente nelle zone costiere di molte parti del mondo. E’ presente laddove, a causa di forze esterne, nell’arco dei millenni le rocce sono state sottoposte a processi di sedimentazione.
Roccia di calcare e argilla
E’ una roccia composta da una miscela di sali presenti nelle acque e argilla e si trova dove un tempo i terreni erano ricoperti dall’acqua che poi si è ritirata. I sali per la maggior parte sono costituiti da carbonato di calcio e magnesio, vale a dire da calcare. Queste rocce possono contenere anche altri minerali accessori come la grafite, il gesso, la pirite, vari tipi di miche e il quarzo.
La marna contiene calcare in una misura tra il 35 e il 65%. Quando è superiore si hanno i calcari marnosi, quando è inferiore al 35% si è di fronte alle argille marnose. In base alla presenza dell’argilla la marna può essere semifriabile, con poca consistenza, oppure compatta, caratteristica tipica delle marne arenarie.
Come si forma la Marna
La formazione della marna deriva dal prosciugamento di acque dolci o salate, a seconda che gli antichi bacini d’acqua fossero fiumi, laghi o paludi costiere. Il fango sul fondale si è poi seccato con il carbonato di calcio presente nell’acqua ed altre sostanze e nel corso del tempo si sono formate le rocce.
La marna è spesso ricca di fossili ovvero ha conservato al suo interno, in ambiente anossico, le piante e gli esseri viventi che vivevano nell’acqua. Le marne si diversificano non solo per la composizione ma anche per la compattezza. Possono apparire in stratificazioni ben definite oppure dare l’impressione di terra poco legata.
Dove si estrae la Marna
Le marne si trovano in diversi luoghi della Terra, Italia compresa. Sono presenti in gran parte della nostra penisola, in particolare nella Pianura Padana, di origine sedimentaria, e lungo le coste centrali e meridionali. Posti privilegiati sono le coste dei mari e dei laghi e i dintorni dei fiumi.
Le marne argillose sono presenti nella zona centro-meridionale dell’Appennino, nel senese e nelle zone di Volterra e Pisa. Sono localizzate anche nell’Oltrepò Pavese, nella parte bassa di Alessandria, nella zona di Asti, nelle Prealpi comasche e bresciane e nel Varesotto. In Germania a basse profondità si trovano marne varicolori, caratterizzate da strati di arenaria. Sono particolari per il loro colore verde-rossastro o rossastro.
Applicazioni della marna in edilizia
La marna è da secoli alla base dell’intonaco. Raffinata e addizionata di carbonato di calcio, viene poi cotta ad alte temperature. Se sono inferiori ai 1000°C si ottiene la calce idraulica, utilizzata prevalentemente nella bioedilizia, a temperature intorno ai 1500°C si prepara il cemento Portland con l’aggiunta di gesso.
Sono entrambi materiali molto utilizzati nel settore dell’edilizia, per la realizzazione di manufatti in muratura. Con la marna in passato si producevano anche tegole e mattoni. Per ottenere invece ceramiche e piastrelle si impiegano miscele di argille selezionate unite a carbonato di calcio puro. Così facendo si eleva la qualità del prodotto finito che risulta più omogeneo.
Oltre alla produzione di materiali edili la marna è impiegata nel settore artigianale per la realizzazione di piccole statue e gioielli. In agricoltura questa roccia si adopera come concime.