Giuliano da Maiano nacque a Maiano, vicino a Fiesole, intorno al 1432 e morì a Napoli nel 1490. E’ stato un importante artista che ha operato come architetto, scultore, intarsiatore ed ingegnere militare. Sia lui che il fratello Benedetto cominciarono a lavorare presso la bottega del padre che esercitava la professione di scalpellino.
Giuliano iniziò come scultore e poi proseguì come architetto. Si formò insieme al fratello presso la bottega del Francione, abile architetto militare, intagliatore e intarsiatore. Nel campo scultoreo il suo ispiratore fu certamente il Brunelleschi.
A Firenze ebbe il suo primo incarico ufficiale: fu chiamato, con Benedetto, a decorare la sagrestia del Duomo. Nel capoluogo toscano ebbe modo di realizzare diverse decorazioni e sculture a Palazzo Antinori, Palazzo Vecchio e Palazzo Pazzi.
Giuliano architetto del 400
La sua attività lavorativa la condivise in gran parte con il fratello con il quale nel 1480 terminò il tabernacolo del Duomo di Prato. Numerosi i suoi lavori architettonici e scultorei nel centro Italia dove realizzò diverse opere a Faenza, San Gimignano, Loreto, Roma, Recanati e Siena. Qui nel 1473 progettò Palazzo Spannocchi, residenza dell’omonimo mercante senese.
Sua la progettazione a Faenza del Duomo in stile bruneschelliano, avvenuta nel 1474 su commissione della famiglia Manfredi, molto vicina a Lorenzo il Magnifico. Tra i suoi lavori anche vari progetti relativi ad opere di fortificazione come la Rocca di Montepoggiolo. La struttura, con un grande bastione rotondo su uno degli spigoli e con pianta a losanga, venne edificata tra il 1482 e il 1490.
Giuliano da Maiano operò anche a Napoli dove realizzò diverse costruzioni per gli Aragonesi. In questa città è sua la progettazione di una villa a Poggioreale in stile rinascimentale per Alfonso d’Aragona II, Duca di Calabria. Era un edificio a pianta quadrata con cortile che oggi non esiste più, scandita da lesene corinzie e colonne.
Sempre nella città partenopea realizzò la Cappella Tolosa nella chiesa di Sant’Anna dei Lombardi, Porta Nolana e Porta Capuana. Con molta probabilità Giuliano da Maiano progettò anche l’Arco di Trionfo al Castel Nuovo e Palazzo Como.
I pittori e architetti fiorentini Ippolito e Pietro del Donzello furono tra i suoi allievi e furono loro a terminare le fabbriche del Maiano al momento della morte. Grande la considerazione di questo artista a corte. Al suo funerale il re di Napoli, Alfonso II, mandò a partecipare alle esequie cinquanta uomini vestiti di nero in segno di riconoscenza.