Le ziggurat o ziqqurat sono delle particolari strutture religiose molto antiche che si trovano in tutta la Mesopotamia. Erano presenti e vi sono ancora i resti, anche nella zona dove oggi si estende il Turkmenistan e sull’altopiano iraniano.
Si tratta di una sorta di piramidi, realizzate con tre strati di mattoni in argilla mescolati con la paglia e con all’interno delle canne che venivano fatte essiccare al sole. Oggi ciò che resta di loro è quasi completamente eroso e consumato. Per questo risulta difficile accertarne la funzione originaria ma anche la forma e l’aspetto. Si ritiene che esse venissero utilizzate soltanto all’esterno e che fossero dotate di una rampa di scale che portava alla loro cima.
La ziggurat di Ur
Una delle ziggurat più famose è quella di Ur, datata intorno al XX-X secolo a.C. Si trova presso il santuario di An/Anu, nell’area sacra dell’Eanna. Qui sulla cima si trova un tempio dedicato in epoca cassita alla dea Inanna.
Le prime vere piramidi sono quelle della Mesopotamia, oggi Iraq. Tutti conoscono quelle d’Egitto, decisamente più famose, ma la ziggurat di Ur è un’importante struttura religiosa risalente al III millennio a.C. Piramidi molto simili esistono anche in Indonesia, in Cambogia, in Messico e in diverse altre parti del mondo.
La ziggurat di Ur è una costruzione imponente che si può vedere a molti chilometri di distanza dal luogo in cui sorge. La sua base è di 63×42 metri, era costituita da tre piani ed originariamente raggiungeva un’altezza di 26 metri.
Col passare dei secoli il suo aspetto è cambiato a causa dei fenomeni erosivi che ne hanno ridotto l’altezza ed oggi mancano dalla sua cima ben 10 metri. Si tratta di una piramide a gradoni realizzati in misura diversa per cui il più basso è alto 12 metri, quello intermedio 5 metri e il più alto 3 metri.
Le pareti non salgono verticalmente ma sono inclinate verso l’interno e danno la sensazione del moto ascensionale. Tre scalinate di cento gradini uniscono i vari piani e giungono ad una torre di guardia fatta a cupola. La scala centrale era utilizzata esclusivamente dai sacerdoti mentre quelle laterali le usavano i civili.
Inanna nella mitologia sumerica era il dio della Luna ed il tempio a lui dedicato si suppone venisse utilizzato anche come osservatorio astronomico. I materiali usati per la costruzione davano alla struttura una certa leggerezza ed i mattoni erano decorati con dei simboli.
Quello di Ur era un complesso enorme, secondo gli studiosi poteva accogliere oltre trentamila persone e si stima che tra il 2030 e il 1980 a.C. fosse la città più grande al mondo.
Solo nel XVIII secolo cominciarono i primi ritrovamenti archeologici nell’area di Ur e furono rinvenuti alcuni cilindri di terracotta riportanti iscrizioni con caratteri cuneiformi. Gli esperti ritengono che esse appartenessero all’ultimo re di Babilonia, Nabonido.
La ziggurat di Ur sorge in un’area molto vasta intorno alla quale non c’è nulla. Pertanto pur essendo visitabile non è destinazione molto conosciuta dai turisti, vista la mancanza di strutture ricettive e di guide per la visita. Inoltre si trova vicino a una zona militare per cui è ancora più difficile accedere all’area.